Nicola Marcello abbandona FI ed entra in Fratelli d'Italia

Marcello: Nicola Marcello abbandona FI ed entra in Fratelli d'Italia

22 luglio 2020

“Dopo le dimissioni di febbraio da Vice-commissario Regionale con delega alla Romagna, ho deciso di lasciare definitivamente Forza Italia per entrare nel Partito Fratelli d’Italia”. Così il consigliere comunale riminese Nicola Marcello annuncia la scelta politica. Soprannominato Mister preferenze Marcello alle ultime elezioni comunali aveva avuto 1.237 preferenze e si era candidato consigliere alle ultime regionali, ottenendo un discreto riscontro, ma poi qualcosa si era rotto definitivamente e a febbraio si era dimesso dal suo ruolo di vice commissario. Ora si dice pronto per una nuova avventura politica: “da militante eletto, senza chiedere nulla, a disposizione sempre dei cittadini, dei vertici locali, regionali e nazionali del Partito Fratelli d’Italia con l’umiltà, la tenacia e la lealtà politica che mi hanno sempre contraddistinto, rimanendo un esponente di centro-destra ed un moderato in un Partito di destra come tanti altri autorevoli esponenti”.
La nota di Marcello in cui spiega la motivazione delle sue scelte
Prima di approntare il resto del comunicato innanzitutto vorrei fare le più sentite condoglianze a tutte le famiglie che hanno perso i loro congiunti in questa terribile pandemia e ringraziare tutti i cittadini impegnati in prima linea ogni giorno nella lotta contro il Covid-19. Nel mio piccolo sia sul lavoro che in privato sono stato e sono impegnato giornalmente nel fornire consulenze ed assistenza sanitaria e nella distribuzione di mascherine, visiere facciali e generi alimentari insieme a tanti volontari davvero encomiabili ”
Sempre con spirito di servizio verso gli altri ed il prossimo ho interpretato “ la politica come la forma più alta di carità”, avendo proprio cominciato la mia attività da ragazzino nelle fila della Democrazia Cristiana.
Proprio alla luce degli insegnamenti ricevuti da alcuni statisti di questo grande Partito del passato, sono entrato in politica attiva a 38 anni da laureato e specializzato, senza il bisogno di chiedere nulla per me e per la mia famiglia, partendo e spopolando in termini di consenso nei Quartieri che a qualunque età credo rappresentano la migliore scuola di vita politica per ognuno. Peccato che tra le città capoluogo della Emilia Romagna solo a Rimini il PD si oppone a reintrodurli con forme e con modalità rinnovate.
Negli ultimi cinque anni sono stato, quasi sempre, il solo ad organizzare nella Provincia di Rimini eventi ed incontri del Partito di Forza Italia, quando ormai erano finiti iscritti, simpatizzanti, fondi e finanziamenti pubblici e privati. Unica eccezione è rappresentata dalla splendida “comitiva e compagine” bellariese capitanata dall’amico e sindaco Filippo Giorgetti.
Come sottolineato in altre circostanze, nonostante avessi garantito la sopravvivenza del Partito alle Comunali del 2016 a Rimini, riportando 1237 preferenze personali (il 54% del totale! ), nessuno si accorse di me alle politiche del 2018.
Pur avendo subito, a mio parere, un torto, fui il responsabile della campagna elettorale per Forza Italia dal Rubicone fino a Cattolica organizzando tanti eventi in tutto il territorio della Provincia.
Dopo le elezioni politiche, chiesi tuttavia per mancanza di fiducia nei Vertici, di lasciare il Partito e fu solo l’On. Galeazzo Bignami, che conoscevo da soli 40 giorni, a convincermi di rimanere con la promessa di cominciare un nuovo percorso politico, interrotto nel settembre scorso per il suo transito in FDI insieme a tanti amici emiliano-romagnoli. Nella circostanza meditai a lungo se iniziare anche io un percorso all’interno dello stesso Partito proprio per l’attrattività del “ Progetto dell’On. Giorgia Meloni” sempre coerente, sempre nella stessa “metà campo” e senza tentennamenti di sorta in ogni circostanza di politica locale e nazionale.
Nonostante il mio discreto risultato alle elezioni Regionali del 2020 con 2413 preferenze ed alcune lusinghe dei vertici di Partito, il dubbio crescente se rimanere in una compagine lontana dalla realtà, specie nel territorio emiliano romagnolo, mi ha portato alle dimissioni da qualunque incarico in Forza Italia alla fine di febbraio proprio all’inizio della Pandemia.
All’indomani delle mie dimissioni da vice-commissario di Forza Italia sono stato contattato da tanti esponenti con cariche istituzionali e/o dirigenziali di altri partiti che ringrazio di cuore e di cui nutro grande stima.
Proprio questi contatti variegati, senza distinzioni di schieramenti politici ed il calore e lo stimolo di tanti amici, non impegnati fino ad oggi politicamente, mi hanno spronato a proseguire in politica memore dell’ aforisma del filosofo/politico irlandese Edmund Burke “ perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all’azione ”.
La mia “mezza decisione” dell’estate scorsa di approdare insieme a tanti amici in Fratelli d’Italia, durante il periodo Covid, è diventata totale, ferma e convinta per i seguenti principali motivi:
I valori fondanti del Partito e del suo leader On. Giorgia Meloni in cui i doveri vengono prima dei diritti e questo mi hanno insegnato i miei genitori e questo hanno precocemente appreso i miei figli.
I rapporti di stima e fiducia che ho con l’On. Galeazzo Bignami, con l’avv. Michele Barcaiuolo responsabile Regionale del Partito nonché Consigliere Regionale, con il Capo-gruppo in Regione Marco Lisei e con i dirigenti, eletti e militanti di Fratelli d’Italia nel territorio.
Il parere dei miei figli e di tanti ragazzi impegnati in silenzio ed eletti in movimenti studenteschi del Partito Fratelli d’Italia.
Infine e credo fondamentale, come detto dall’On. Giorgia Meloni in occasione della presentazione a candidato alla presidenza della Regione Puglia dell’On. Raffaele Fitto ( ex Dc ed ex Fi), l’attaccamento ai valori della destra cattolica sempre più rappresentati ed esaltati nel partito FDI. Ad essi aggiungo quelli della “Destra Adriatica ” che da dopo le elezioni Regionali di settembre 2020 governerà quasi certamente Puglia, Abruzzo, Marche e che dovrà proseguire il suo cammino in Romagna nelle amministrative del 2021.
Alla luce di questa disamina, sono pronto a ripartire in questa nuova esperienza politica da militante eletto, senza chiedere nulla, a disposizione sempre dei cittadini, dei vertici locali, regionali e nazionali del Partito Fratelli d’Italia con l’umiltà, la tenacia e la lealtà politica che mi hanno sempre contraddistinto, rimanendo un esponente di centro-destra ed un moderato in un Partito di destra come tanti altri autorevoli esponenti.
Cercherò, con chi lo vorrà, di fare crescere una Forza Politica, già in ottima salute, in primis nel territorio riminese e romagnolo, ma anche in tutto il territorio nazionale grazie ai molteplici contatti ed alle relazioni professionali e politiche intrattenute nel corso degli anni .



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